domenica 16 dicembre 2012

Femministe ecologiste calabresi

(in foto: Due compagne del collettivo femminista "Giorgio Napolitano")

Sono Nikita, faccio parte del nucleo di resistenza agli Unicorni che solcano l'Arcobaleno. Sono diventata femminista lesbica e calabrese il giorno in cui Al Quaeda è entrata a Bassora (detta cosi è inattacabile come motivazione).

Ci riuniamo due volte a settimana, in cerchio, per liberarci dagli schemi occidentali del patriarcato, come? ognuna di noi pigia teste d'aglio con la vagina per farli rivendere a maschi partenopi con indole violenta, fuori dalla Metro, cosi da demistificare il ruolo secolare di massaia al quale siamo relegate da sempre.

Non è facile riconoscere gli indizi tipici di un uomo è violento, non bastano episodi in cui subiamo aggressioni, stupri, pugnalate nel volto, scarabbocchiano un fulmine con la Bic sugli stivali Nero Giardini credendo che cosi saremo piu veloci mentre ci prepariamo per uscire. E' impossibile capire se un uomo è capace di assassinarti, e quando l'hai capito è impossibile lasciarlo, perche lui puo sempre convincerti che non ti accoltellerà se non denunci la coltellata che ti ha appena inflitto.

paolo barnard va a mignotte, nel vano tentativo di intellettualizzare un gesto cosi vile da compagnia delle indie tenta di trarne uno spunto di riflessione, segugio morale, una lectio magistralis di vita da impanare agli altri. Per altro le mignotte dove va lui guadagnano talmente poco che i clienti passano a caricarle sull'autobus.