domenica 5 dicembre 2010

Marzia colleziona tappi di labello nella fica


(in foto: Una donna mentre riproduce un ripieno di giovanni rana)

Perdeva la melanina dopo del petting teutonico contro strutture in tufo. Sempre cosi andava a finire.

Marzia, belga, vallona, praticava poco l'esercizio mistico del farsi i cazzi suoi. E' maleducazione indicare con un gambo di sedano o usare secchiate d'aringhe come dentifricio. Era disinvoltura non negligenza, diceva giustificandosi.

Da quando stavo con lei avevo collegato una dinamo all'avanbraccio, a forza di schiaffetti libidinosi sul culo sostenevo il fabbisogno energetico del pianerottolo. Altroche bioedilizia. Ci alimentavo pure il Large Hadron Collider alla ricerca del bosone di Higgs.

Pisciava sul volante per riscaldarlo nei mesi da novembre a febbraio. Aspettava l'estate per grigliare l'anguria, aveva vergogna a pronunciare la Y e ad aspirare la h.

Andava in Tournèè con una Y10 coloratissima, cosi, non ho colpi di sonno. Sosteneva. La canzone di maggior successo del suo album inneggiava al sopravvento dei Cpt contro gli infiltrati dell'Espresso.

"Demordere" è la propaganda che adotto nei confronti dell'Infasil e di marzia, la sintesi è un dono che prediligo nei reduci della seconda guerra mondiale e in marzia.

Se ti sto tediando, faccio Come dice mio nonno: "Vado a sentirmi di troppo..da chi mi stima davvero!".