giovedì 10 dicembre 2009

Amo le donne idiote.


Una bipede per caso, una quadrupede per affinità cognitiva. Il suo superego in espansione, assieme ai gas serra sta slabbrando da ventt'ott'anni l'ozono. Alta, bellissima, con trucco leggero o pesante in relazione all'appartenenza alla piccola media-industria del convenuto, fiera, di quella fierezza che solo un mercante di lacca per donne di mezza etè può avere, attezzosa e saccente per via di un corso triennale in una università statale superato con lode al superego, pronta all'attività di galoppina per qualche docente fino al giorno in cui la sicumera e l'alterigia la spingeranno al grande passo Traslocare sul parquet di un monolocale, conquistando con affanni e creme rassodanti l'avvicinamento alla stazione centrale.

Puntuale nell'ammonire la morale altrui quando traborda e altresi nell'esaltare la sua mancanza di moralità, che ha funzione solo nel tenere buono il piccolo bracciante, di cui lei non abbisogna. L'antropologia la conosce, l'ha studiata sulle figurine in scala di grigi del Fabietti Ugo, Osanna Osanna.

Io, l'ammetto, ho principi di calvizie nella comprensione di me stesso, della mia antropologia individuale, l'altrui non oso bradirla a scapito di chicchessia ostentando l'osteoporosi immobile che profana le scelte, la volontà.

Sono un po afflitto, mi metto nei suoi panni, sara impossibile trovare al supermercato reparti per boriosi affetti da un costante istinto di sminuire terzi, astanti o contumaci. Forse negli outlet ci saranno scaffali per supponenti e burbanzosi. Glielo auguro.


Per risparmiare sui costi dell'affitto, divide le spese col suo EGO.