mercoledì 27 maggio 2009

Avances di Souvenir


Mi tolgo i calzini, mentre mi raggiunge Silvye avvolta in un rotolo di carta da parati, un chador inusuale per una donna che ha studiato e che come inestetismo ha solo una lentigine sul collo.

Appena ritornata dal regno dei morti e con un po di mal d'auto, pretende da me più contegno nel ricordo di lei e delle nostre tende. E' una presenza nebulosa informe come di condensa sulle brocche, notevomente più sensuale di come la ricordassi. Volli rifarmi le foto per migliorare la qualità dei vecchi book, tra un flash e l'altro mi assalì la foga del desiderio tanto che iniziai a baciarla.

"quelli non sono i miei capezzoli..stai ciucciando i miei calcoli biliari.."

Non è facile accoppiarsi con un banco di albume nebbioso, se lei non si fa trovare in ordine. Le chiedo di pettinarsi tutte le cartilagini da un parte e di disporre gli orifizi col contegno d'una volta, altrimenti è come avere la cataratta e cercare rapide moine con le fessure di una trousse all'interno di un bagaglio sul tapis roulant di un low cost.

Sento dei passi, arriva qualcuno.
"Presto..Silvye nasconditi nel mio the"

Credevo fosse un calesse invece era Zarathustra che dice d'aver perso l'uso delle gambe in un incidente stradale, e che ti stava cercando. "Cosa vuole da te, Silvye?"

"Zarathustra è uno che ha l'umorismo di sean connery nel nome della rosa, ma veste un po peggio..vuole portare l'insegnamento alla societa e convincermi a sedermi tra le comparse di Ballarò per avvicinarmi alla catarsi dei monaci stiliti immobili su una colonna che vedono passare le carovane.."

"Silvye, non ricordo, ma Ballaro è quello dove i personaggi parlano rivolgendosi tra loro dicendo: puffamelo?"

"Esatto"

adesso pero ho da fare per cui la storia finisce qui, quello che state pensando non mi riguarda, saranno di certo intuizioni blande e poco analitiche.