sabato 20 novembre 2010

Ingengere della Tampax - Autografi su mammelle


(in foto: tre attiviste che tentano un'icenption di 3 livello con web-cam nel consiglio comunale, per conto del movimento 5 stelle)

Non ho nulla contro chi piscia in pendenza cercando di far rotolare la merda dei cani fin dabbasso, merda irrigidita dalle velleità isobariche e in parte da Fazio. Non ho nulla contro chi non riesce nel Barrè col cazzo, giacche munito di fallo con erezione a 3 corde.

Non ho nulla contro Il movimento a 5 stelle nè contro chi massimizza la compagnia citando i commenti della Gialappas.

Non ho nulla contro chi Scandaglia con la punta del cazzo il fondo dei bagnichimici Sebach perchè t'è cascato un grammo di metanfetamina durante il live dell'intellettualissima Taranta del maestro Sparagna. Con le palle a mollo nel piscio di un concerto stracolmo quanto lo stadio Santiago del Cile durante il golpe di Pinochet. Nulla Nulla.

Non ho nulla contro chi ha massima stima di Provvisionato e Terra su mediaset. Nè contro gli assistenti del docente che tastano le feci di una neolaureata, appostati nei cessi della Liuss.

Non ho nulla contro chi coadiuva gli interceptor in un futuro postatomico con Mel Gibson. O con quelle di two girl one cup che mimano la gerusalemme liberata del Tasso tra sfinteri e cloache in deiezione.

Nè contro la 5 elementare che quest'anno ha vinto il premio per miglior spot sulla sicurezza stradale. Nè contro le prime esperienze borderline con cono scioglicerume in pieno utero.

Però non tollero chi usa le defonseca da mare, in doccia.

domenica 14 novembre 2010

Il Festival della mancanza di idee


(in foto: un'alternativa al surriscaldamento globale delle nissan micra)

Sono andato al festival del documentario, al cinema Aquila. Quelle serate tra persone che hanno approssimativa dimestichezza con l'alfabeto, altre vittime di scarsa considerazione, altre ancora, le meno attezzose, credono d'aver tradotto emily dickinson per i meridiani mondadori nei ritagli di tempo delle scale mobili all'ovviesse.

Sono uscito dalla kermesse a notte fonda, attaccatissimo come non mai al mio dialetto pugliese, come quando esci da un concerto dei sud sound system. Il problema è che non sono mai stato in puglia e considero il reggae musica paranoico-mistificatoria pari alle rivendicazioni di casa pound su pasolini, che guevara e il caso cucchi.

Ascoltare le domande dal pubblico al regista, salvatore mereu, è come usare il deodorante stick di Mengele come lucidalabbra. Alcuni fanno rimandi a De Seta, altri criticano la carenza di mamme italiane, altri incoraggiano le inquadrature dei palazzi dal retro. E' tutto un petting da cineforum delle brigate rosse misto all'ala di Marino del PD.

La cosa piu raccapricciante è che si informano se il cadavere di vitello è stato macellato secondo prassi halal Islamica, o kosher ebrea, che poi è sempre dissanguamento atroce, non ce la farei mai a vedere una donna che mestrua a terra come cappa d'olio della nissan micra dopo il secondo dosso rallenta-traffico. L'unica colpa delle bestie è di non avere cotone all'ombelico come ognuno di noi primati superiori.

Se andassi via sarei il solito scotomizzato autoreferenziale di autonomia operaia della sezione "barbabietola da zucchero". Resto. Le coercizioni di Nevermind sono nulla, Sid Vicious costretto a vivere ad Isernia, ancora meno al confronto. Ma ora Dovrei fare una domanda.

Sono indeciso se tornare a casa a montare a neve il clitoride della mia ragazza dopo averlo meticolosamente insaponato e affilato alla ruotapiombata della ciclette. O fare 'sta cazzo di domanda.

Alzo la mano, prendo fiato, Mereu mi passa il microfono da sala "Capisco che per alcuni evitare di sbaffare di rossetto la forchetta sia una delle uniche mete davvero alla propria portata, chiederei di non imporre agli altri con dovizie di particolari il susseguirsi dei vostri sistematici fallimenti, riservateli per i Caf della Uil".

venerdì 12 novembre 2010

Marta e i gusci d'uovo per insonorizzare i capezzoli


(in foto: una donna che cerca un rene di bambino per il suo pelusc in dialisi)

Marta aveva iniziato a masturbarsi col collo della Fanta da 2litri, oggi come con due rizla piccole, sigilla due tampax per avere un minimo di imballo vaginale.

Quando ci siamo lasciati so che aveva iniziato a partecipare a gang bang con la redazione delle edizioni paoline.

Non è mai stata una ragazza sicura, era asettica, ultraigenica, preferiva raggiungere l'orgasmo a nuoto pittosto che coi polpastrelli, responsabili di averla condotta tra metro, bus, tram, testi di terziano terziani e spoiler di per un pugno di libri di neri marcorè.

Non conclamava la convergenza antropologica tra l'umanità, anzi pensava che l'unica via che avrebbe unito Occidente e Oriente sarebbe stato avere un nemico comune come i rutelliani della prima ora.

Era in possesso di notevoli lacune di base, "E' tutto il giorno che uso i capelli sono esausta", mieteva perplessità di questo tipo, aveva il talento di soccombere, non la odio perche ha una suoneria al cellulare che ho sempre invidiato.

Era convinta macrobiotista, esoterica e confidava nella parola di francesco amadori. Per poter stirare le camice al meglio associava al vapore del tefal il sacrificio del miglior capo di bestiame.

Di li ha poco, è finita. Mi ha lasciato per mettersi con una di quelle persone svantaggiate che lavora da spizzico.