lunedì 19 gennaio 2009

Non ho i denti gialli, hanno solo vinto il Tour de France


Lettera di motivazioni per le ironie solari che tra i costoni di nuvole spaccano la figa agli acari.


Le motivazioni sono molte, Il linguaggio è il limite del mio mondo, lo dice wittegstein, ma non lo condivido, probabilmente il linguaggio condanna quanto basta, non di piu.


Da Giorgio Napolitano avrei preferito sentire parole di commemoraziane per gli autori del Cucciolone, che l'avverbiare virtuosistico di un avanguardia di trenitalia.


Finita l’onda lunga della bolla immobiliare, ho smesso di sospingere con la nuca la mia abitazione dall’entroterra verso la costa per elevarne la speculazione, quindi ho tempo e voglia di razzolare le mie propensioni.tra cui migliorare nel Baker allenandomi con appallotamenti di pellicine d'unghie, riuscire ad aspirare piu di una h alla volta, prendere a revolverate le mie feci appena fumanti.


Scrivere , scrivere, anche se ho difficoltà a farlo se qualcuno agita a mezz’aria una casseruola d’allumino.


Ritengo necessario potermi muovere non riducendo il tutto ad un movimento forzato nello spazio, non solo movimento deambulatorio, vorrei non impregnarmi rigorosamente dei miei limiti bipedi.


Sono poco agonistico e ciò mi lascia in pasto ai gabbiani, ho terrore delle parole che non arrivano al centro, o almeno in prossimita di una fontanella.


Vorrei padroneggiare i cronotopi essenziali della scrittura, riuscire a motivare gli incontri, i contatti , con il linguaggio, dominarne il piu possibile le dinamiche, per agire pienamente. Vorrei orchestrare le lettere magnetiche del frizer e gestare un espressione abbastanza piena e compiuta tale da modellare il mio catarro in senso leporino.


Voglio garrotare, reprimere, esondare e forse schiaffeggiare a suon di subordinate e un poco di saliva.

Non voglio deglutirmi , per cui non lo faro.

A meno che non mi venga commissionato da marco columbro sotto esplicita rischiesra di One.