venerdì 21 ottobre 2011

Starnutire sul cazzo, non è tradimento


(in foto: una donna che ha buone probabilità di perdere la metropolitana se non inizia ad avviarsi per il pianerottolo)

Pianificare una sega comporta notevoli risorse cognitive, brainstorming e problem solving pari ad una triennale in igienista dentale all'Universita di Camerino.

Quasi ogni sera, pianifico una sega, dopo anni di accoppiamento l'unica prassi per farmela dare è convincerla che sarà breve e che non ci sarà penetrazione, che mi faccio bastare di guardarle il buco del culo sotto le lenzuola con la retroilluminazione settata ogni 15 secondi del cellulare.

A volte lei si addormenta allora mi alzo, faccio il giro del letto, e le frego la cappella nei pressi della bocca, fingo che lei mi chieda di sborrarle fragoroso e torrentizio nel bulbo oculare, quand'anco sono per esfoliarle una dose massiccia di granarolo mi giro e riverso il tutto nelle sue All Star da basket in carrozzella, color pellet contaminato da cesio 137.

una volta, mentre mi addobbavo il cazzo con 5 polpastrelli natalizi, trafelata è entrata in camera d'improvviso, le ho subito chiesto di saltare la parte in cui negavo tutto e la parte in cui lei accusava me di essere un mediocre rimasuglio di DNA da fossa biologica dei bagni per disabili, color cesio 137.

Dopo qualche anno, dacche era puttanella avvezza a sguainare testicoli da mute subacquee in Melcotape, con la rapidità di un neutrino, oggi anche se sottoposta a boccadirosa suonata su taniche d'olio Bertolli in Metro, Disdegna labbro su scroto.

Per tentare di farmelo maneggiare, le ho regalato un DVD "Come farsi circoncidere un paio di volte al giorno" e ho promesso di convertirmi all'ebraismo, purche la cosa non comporti l'essere ebreo per tutto il pomeriggio.

"Vai a farmi un thè con l'acqua che cola dal condizionatore esterno all'edificio". Ogni sera, è necessario depistare la partner con termini alloglotti, oppure sperare nella sua zelante prevenzione dalle affezioni orodentali, una sega si fa anche in 3 minuti, nella concitazione puoi sbrattare nel liquido delle lenti a contatto, trovato sulla scrivania, o in un foglio della stampante avvolto a cono sinusoide, se la connessione arranca si è costretti a improvvisare un bidet e nel divenire di un'insaponata di palle accogersi di un destino beffardo che non t'appartiene più: quello della scopata; e suvvia una sega ti rende libero, come la redazione di Feltri, dal non pretendere piu nulla dal tuo fabbisogno di realtà.

Una osservazione estemporanea, testè, per non sbilanciare eccessivamente il pezzo sulla conservazione della specie:

1- Accetterei il mio decesso improvviso, solo se la cosa non comportasse il cambiare acconciatura.

2- Ho visto l'ultimo film di Sorrentino, una slitta trainata da cani avrebbe fatto una regia migliore.

3- Bisogna sempre ridere, anche nella disgrazia, inutile ribadire quanto la Shoa abbia invalidato certe battute sul dolore. D'altronde ho provato la mononucleosi, posso capire il dolore degli ebrei.

lunedì 17 ottobre 2011

Manifestare


(In foto: una rarissima donna che non fa l'igienista dentale)

Mi reputo un esperto conoscitore di dinamiche da manifestazione del sabato, esperto come una puttanella sedicenne del cazzo di un deputato.

Chi più di un bianco trentenne, con lievi difetti diottrici e l'epatite B può meglio definire gli scampoli d'una giornata insignificante, pari solamente al tennis femminile.

Potrei esporre un piccolo compendio sulla coltivazione del nasturzio, o tecniche sulla riduzione dell'azoto nel terriccio da sommacco. Ma quanti di voi, stalker di laureande in ostetricia, potrebbe seguirmi?.

La cosa che più vi deve premere durante una manifestazione è che la vostra cloaca non si riempa di muco dopo averci disperso un anello da pollice, e dio sa come ci siate riusciti, essendo voi nello spezzone della manifestazione: reclute dei Parà sincroni, dell'esercito italiano.

Molte cose restano inspiegate, e inspiegabili, in Italia, dall'Italicus, alla strage di Gioia Tauro, fino a come il pane possa diventare tramezzino. Tra queste, anche le manifestazioni con infiltrati e una notevole presenza di basso scolarizzati, neo-fascisti e neo-clamidie da idromassagio.

Spaccare le vetrine, è notevole, se hai il pene da fasciarti ogni mattina e vivi di karaoke notturno nei locali trans dove ricopri la mansione di manovratore del cannone spara salviettine da casinò.

Sfasciare vetrine, rendere claudicante un bancomat, o incendiare un auto è roba da digos, anzi meno, da piano solo di de lorenzo, da comitiva di multi-proprietari di catene di mini-market. Ma, gli altri?.

Per attaccare il sistema, ci sono tre vie, la prima lasciarsi paracadutare su quegli enormi ventilatori e mentre fare riprese col cellulare da spedire al Dr.House, che ti dava per spacciato con la spina bifida da G8. Due: manifestare inutilmente senza rinuncie concrete,(basterebbe per due settimane non acquistare un qualsiasi marchio, destabilizzare il mercato, e avere potere economico-contrattuale dovuto alla strizza del capitale, basta un milione e mezzo di persone a farlo, comodamente da casa). Tre: lesinare attenzioni da una conduttrice di Sky sport, tentando di convincerla a farti usare il suo assorbente caldo come culla per il byte d'ortodonzia notturna, ogni notte.

E' passato già un anno dal mio rene trapiantato da una comparsa di Glee, gli regalero qualche cubetto di ghiaccio, e poi tenterò di entrare in vasca con l'amante di mia madre, per dimostrarle che è una specie di hippy azzurro da Avatar che cerca di connettersi alla chioma del mio destriero.

Non vorrei si finisse come Genova 2001, con domande tra i manifestanti del tipo: Mi controlli se ho ancora la schiena?. grazie.

Insomma, manifestare va bene, ma se invece di farlo restate a casa a creare account anonimi per giocare a videopoker con la puntata iniziale gratuita, almeno sapreste d'esser esclusi da sensi di colpa e frustrazione che si respira in quei locali dove si parla spagnolo rapido e autoritario.

lunedì 10 ottobre 2011

Stare con un'altra Persona


(in foto: una donna dall'aria decisamente turbata anche se l'abbronzatura resta magnifica)

Stare con un'altra persona è inutile come guardare le paraolimpiadi in Full HD, 1920x1080. E' illogico e senza regole come fare un ceck in on-line al bagaglio a mano di un cane poliziotto protagonista di una serie Tv tedesca.

E' insignificante, come prendere l'Emmy per uno show pomeridiano. E'priva di grazia come un taglio di capelli ordinario e approssimativo tipico delle staffette partigiane. E' irrealizzabile, come il sogno erotico sommerso nell'inconscio: una donna nuda che lecca l'ano di un alce all'intervallo dell'NBA All Star Game.

E' intollerabile, come quando non ti da la fica e tu emuli un plausibile appagamento guardando un po di foto sul suo cellulare. E' irrispettoso fino alla sincerità di ammetere che "non ho mai voluto farlo con te, al massimo infilarti il cazzo tra le tette".

E'ingiurioso e dispersivo come brasare acciughe con la bombola da campeggio tra contrabbandieri in fuga al confine col messico. E' metterle di nascosto anticoncezionali nella tisana.

E' boriosa e indistruttibile come un nokia dell'epoca clinton. E'sempre fuori tempo, fuori luogo e fuori porta, fosse entrata prima nella tua vita, come una massiccia dose di omega3, forse sarei diventato preside di un collegio femminile e abusando di liceali insicure, l'avrei dimenticata prima.

Stare con una persona è inutile perchè non accadra mai di fissarle le tette mentre la madre succhia aneddoti dal tuo cazzo, questo è vivere intensamente: costantemente sotto raid aerei di capezzoli materni.

Avremo sempre concetti diversi di avidità anale.

Dacciò, Preferisco stare solo col mo calzino sborrato, impegnandomi a ricordare che non bisogna spostare il corpo di una spogliarellista da solo, prima che arrivi Harvey Keitel.