venerdì 30 gennaio 2009

Nuclei Autonomi Operai pre-adolescenziali. Collettivo "Subcomandante Carlos."


organizzare picchetti è sempre stato nel mio novero terzo-internazionalista.

dopo la scuola ci rinuivamo nel cortiletto antistante il portone didattico e inappetente che imbocavvamo a passo questuo. Chi giocava a palla. scotomizzati. e chi monitorava l'andamento quinquennale. Noi eravamo consapevoli.

Ho visto ragazzi piu giovani di me di 6 mesi gia pronti a scrollarsi di dosso il giogo dell'oppressione sciovinista. avevamo 12 anni, e l'effige "niente piu plusvalore ai nostri genitori". creavamo un Pil d'affetto imberbe, quel cordone ghirlandato di fiori si rivelava per quello che è: una catena.

la notte la passiamo spesso a ciclostilare volantini che annunciano attivita di sovversione: sabotiamo con i sabò gli ingranaggi delle sirene ricreative. un manipolo di coetanei organizzò un azione incendiaria contro i camici blu al grido: liberta o morte. Ennio,la mente, ha l'aria complicata di chi ha sempre qualcuno alle calcagna, lui è uno di quelli che taglia sempre piu legna per le barricate.

le circonferenze vitruviane, bianche ,della mortadella, hanno dissipato il corporativismo del bidello mauro al tintinnare del mezzadro capitale take away con panini e pizzette. lo stesso mauro, ora, filo-goveranativo, mi accorda una tazza di nazi-squik mentre monovalvico mi abbandono a una diarrea dal flusso contrario.al cospetto della bastiglia malpresa.

fa un numero da Norimberga o Brema,la preside, donna che legge libri in lingua e fa la Pura prima di alzare la cornetta.

Noi, dicevo, diciamo: "dopo Maksim Gorkj il comunismo è finito".il nazi-squik è freddo e stordito dell'insopportabile tanfo dello stato.

presto l'accaduto fa il giro della scuola elementare, Monnia appare tra un nugolo di teen ager franco tiratori, qui accorsi.

Espulso, chiosa la preside. i primi passi di Ennio manifestano tolleranza tenace,apre le braccia: "un giorno caleremo giu dalle colline, il mancato raccolto di oggi saranno messi rigogliose di domani.".

Monnia , penetra tra facce facili allo spavento come all'entusiasmo come all'abbandono, agita un fascio di luce e dignità riflesso dalle basse imposte sul lucido davanzale.

"Monnia ", le splamo la mia voce diretta come strutture metalliche s'indirizzano al cielo, "Monnia Aspetta". si ciberebbe di radici e baubab, ma schiava non lo è stata mai. ora le orbite sempre iconoclaste assumono un solco di eroismo verso Ennio.

Oltrepassa l'andito scrollandosi ad ogni orma Malatesta, Kronstad, Pisacane, Passanante, Bruno Filippi, Gaetano Bresci. In un Impeto Irrazionale, la blocco per l'avanbraccio. "lasciami" "non sono piu tua" "appartengo al materialismo storico".

oscura è la contro-controrivoluzione.

giovedì 29 gennaio 2009

Tarkovsky Vs ragazzi del servizio civile, fantascienza dell'incoscio. Con Corrado Augias DJ

Siamo appena entrati nella galassia "te lo do io il promemoria"..

abiamo un problema ai portelloni, le chiusure ermetiche del ronco stanno cedendo alla pressione di asteroidi a forma di polpastrello

alziamo gli scudi in tetrapak riduciamo la velocita da 3 mach a 78 giri


disperdere zavorre e metanolo avanzato dell' 86.. alzare canne di bambu in struttura sinusoidale

i polpastrelli sembrano perdere diottrie a vista d'occhio

è proprio vero che siamo quello che mangiamo

Il Curriculum dell'ARTISTA

Esposizioni : 2001-2005



- White Cube – “mio figlio lo tengo in una Otre” – carboncino su F4 fabbriano (88cm x 106cm). Aspettative negate nei mammiferi di lusso, nell’eredità-archetipica, sottraendo le catene polipeptidiche desossiribonucleiche del “gia fatto”.

- Galleria Enrico III di Pastiglia – “quella faccia rattrappita come fosse in progetto d’ espettorare” olio su basamento biscottato (60cm x 60cm). Amministrare gli affetti in una salina, con candelaio a seguito"

- White Cube 3 – “la società è come i cattivi odori, poi ti ci abitui” – curvature in forcella e cavalletti di motorini. (102cm x 102cm) con gli abbaglianti di chi tenta di sottomettere calamari e scampi senza l’uso del soffritto.


Opere Recenti: 2006-07



- “Figure di secondo rango: bambini e domestici” composizione in: granuloso Polase
- “teorema di Fabrizio a Waterloo” composizione in: rudimenti d’anice e frange vomiche
- “astigmatici anche durante il ramadam” c.: coibente filigranato e jojoba (89cm x 66cm)
- “di’ a quel gatto che fra un paio di giorni verrà promosso a cibo” c.: telaio agitato e pactchuli (60cm x 60cm)
- “sequestro di cave” c.: capitello rastremato con trabeazioni in stile tuscanico (189 cm x 70cm)

sabato 24 gennaio 2009

l'appello ludico del sole

il frastuono delle dighe troppo lontane e inodori per poterci battere i rigori. un undicenne consapevele delle sue falcate, se lo ripeteva, fino a farsi uscire il sangue dal naso, il sogno d'una vita cariata da talloni adulterini. l'unica monetina scagliata con stizza nella pozza dei girini, troppo bassa per risalire la gora e affogare nel pozzo degli innamorati. le ragazzine non lo avvicinavano per via delle spore di un angelo, cosi gli diceva la madre, e lui provava a spiegarlo, ma se non convinceva se stesso , era inutile starlo a ripetere a loro. la faccia era grossa, immensa, quasi con una propria orbita, sciroppata dal sole saccheggiato alle piante alle quali impediva la fotosintesi. Marzio proiettava un ombra a terra da far invidia a un satellite geostazionario. nel paese lo chiamavano lo scassinatore di nuvole, perche se guardavi in basso nelle giornate ferragostine, non distinguevi la sagoma scura proiettata da un pascolo di nuvole dalla sua meninge, anzi, si cambiavano come al ballo delle debuttanti si passa da una dama all'altra.

giovedì 22 gennaio 2009

Tedofori


poteva andare peggio la seconda guerra mondiale..poteva esserci uno 0,7 di vento a favore..annullando a fini olimpici il genocidio atomico

epidurale in acqua


faccio lo sciopero delle orine..finche pannella non rinizia il suo sciopero della fame..

mercoledì 21 gennaio 2009

Aspetta, Prendo le carie e ti seguo

- Riesce ad auto-causarsi il ciclomestruo quando vuole, come te quando espettori pastoso in metro.

\ Davvero? Puo gestirsi l’ovulazione con la sola volonta?

- Può difendersi o offendere rilasciando spore d’ovulo a getto come fosse un fon a pieno regime.

\ Ma tu l’hai saputo attraverso i schizzinosi autori dei blog pentecostali?

- Questa è quella che viene chiamata cortesia..lei me lo ha mostrato su mia richiesta, ieri notte.

\ Come è possibile? Tu non la conosci.

- Deduco che tu non colga il potenziale delle fotocopisterie e delle aggiunte di passi nel vangelo.

\ L’hai ingannata? Montando uno scritto falso?lo sai com’è ortodossa Non c’è che da vergognarsi.

- Lo sai come sono qua: ci si vergogna dell’intolleranza al lattosio, ma non del naplam. In mezzo c’era spazio per doccette oculari di fiotti neonatali che le lastricanvano il volto come una mappa di google heart con viuzze biancastre e col corso principale che arriva tutto filato nella pineta tricologica. C’è un piccolo centro commerciale sul declivo del setto nasale, abbarbicato nello scolare vischioso in transumanza si intravedeva anche un negozietto di vestiti della Benetton 0-0,12. linea d’abiti per spermatozoi.

\ Le sei venuto sulla pancia?e poi sui capelli?e poi sul sulla faccia?sei un porco..

- Ma dove vai mamma!torna devo finire..

lunedì 19 gennaio 2009

Non ho i denti gialli, hanno solo vinto il Tour de France


Lettera di motivazioni per le ironie solari che tra i costoni di nuvole spaccano la figa agli acari.


Le motivazioni sono molte, Il linguaggio è il limite del mio mondo, lo dice wittegstein, ma non lo condivido, probabilmente il linguaggio condanna quanto basta, non di piu.


Da Giorgio Napolitano avrei preferito sentire parole di commemoraziane per gli autori del Cucciolone, che l'avverbiare virtuosistico di un avanguardia di trenitalia.


Finita l’onda lunga della bolla immobiliare, ho smesso di sospingere con la nuca la mia abitazione dall’entroterra verso la costa per elevarne la speculazione, quindi ho tempo e voglia di razzolare le mie propensioni.tra cui migliorare nel Baker allenandomi con appallotamenti di pellicine d'unghie, riuscire ad aspirare piu di una h alla volta, prendere a revolverate le mie feci appena fumanti.


Scrivere , scrivere, anche se ho difficoltà a farlo se qualcuno agita a mezz’aria una casseruola d’allumino.


Ritengo necessario potermi muovere non riducendo il tutto ad un movimento forzato nello spazio, non solo movimento deambulatorio, vorrei non impregnarmi rigorosamente dei miei limiti bipedi.


Sono poco agonistico e ciò mi lascia in pasto ai gabbiani, ho terrore delle parole che non arrivano al centro, o almeno in prossimita di una fontanella.


Vorrei padroneggiare i cronotopi essenziali della scrittura, riuscire a motivare gli incontri, i contatti , con il linguaggio, dominarne il piu possibile le dinamiche, per agire pienamente. Vorrei orchestrare le lettere magnetiche del frizer e gestare un espressione abbastanza piena e compiuta tale da modellare il mio catarro in senso leporino.


Voglio garrotare, reprimere, esondare e forse schiaffeggiare a suon di subordinate e un poco di saliva.

Non voglio deglutirmi , per cui non lo faro.

A meno che non mi venga commissionato da marco columbro sotto esplicita rischiesra di One.