mercoledì 9 novembre 2011

Che cosa c’è in un Festival di arte contemporanea?


(in foto: una donna che non credo abbia la minima intenzione di leggere il punto di vista del Fatto Quotidiano)

Il nulla elevato a potenza: si comincia con grandi installazioni costituite da serie interminabili di fustini di detersivo pieni di Oreste Lionello per finire con un attrice moldava che, chiusa in un cubo di plexiglass, recita in cuzovalacco un monologo di Pinter intrisa di nocciole del Duplo e chiodi da carpenteria.

Per rendere maggiormente l’idea a chi legge di cosa stiamo parlando proponiamo alcune sinossi di “happening” e “performance” di un festivalone medio di provincia

"my favourite thing”
soggetto di Annah Peppovic–In una stanza totalmente vuota una donna invita il pubblico a cagarsi sotto con una lieve sequela di calunnie rivolte alla scorta di Saviano: un gesto contro il tempo, un ritorno all’infanzia e alla sua mancanza di tabù sociali..

“Aria di Mare”-
soggetto e realizzazione a cura del Gruppo Art-Pirandello&Diabete-Melito.
Saranno forati alcuni gonfiabili da mare(paperella, orca assassina, coccodrillone) precedentemente riempiti d’aria a Montalto di Castro: il gas in essi contenuto si libera così nell’ambiente donando un piacevole odore di salsedine
Una denuncia senza mezzi termini contro il vandalismo ecologico che colpisce le nostre coste.

“Nulla d’Artista” –
Soggetto di Jeff Codona: acquistare dei biglietti che non danno accesso a nessun tipo di spettacolo, l’ultima grande provocazione dell’artista magiaro Codona: il profitto e l'Epatite B, l’unica vera anima del nostro tempo.
I biglietti non sono rimborsabili.

(Scritto da Giosuè Quadrini, il giusto mezzo tra chi faxa goccie d'Averna e Lazio Merda.)