domenica 28 giugno 2009

Contusioni estive, Conoscersi sotto l'ombrellone


- Mi chiamo Washington Colucci..

* Sono cosi presa dall'ascoltarti che ho smesso di fare altro per presetarti al meglio la mia totale indifferenza.

- Sono lieto d'aver trovato una persona che ha bisogno d'ostentare noncuranza come compensazione ai suoi stati ciclici di autosabotaggio emotivo con attacchi di narcisismo persecutore-distorto e vittima di dispersione scolastica.

* In effetti avevo proprio bisogno di emozioni al limite per sentirmi viva. Grazie alle imbeccate di un seduttore in broncodilatazione con sobilli d'epinefrina. Immaturo da non sentirsi pronto per una relazione stabile con i suoi animali da giardino e tenta la bigamia con la solitaria lettrice sotto l'ombrellone.

- Hai un talento nell'avere torto. Non credevo leggessi, bensi usassi il libro come protesi della realtà, nessuno è alla tua altezza, o cosi credi, hai giurato a te stessa di ballare come se nessuno ti guardasse, ma sei terrorizata dagli altri e dagli anni non consumati. come tutti hai cercato Laura Plamer e parole desuete sul devoto oli da divulgare a pranzo con i parenti, e che tutti lo sappiano: tu hai superato brillantemente le scuole dell'obbligo.

* Hai colpito il centro, mi sento morire dentro, come quando non sono stata invitata al compleanno della mia migliore amica, e quando ho perso il mio splendido elastico per i capelli..

- Ahh. Sta emergendo il tuo lato migliore, quello che ti fa fare elaborati funerali alle falene, modellare le tue inizali nella condensa d'alito su ogni vetrina, seguire il bianconiglio e con la scusa fermarti ad ogni negozio di candele colorate, ma allo stesso tempo all'altezza di consacrare le ostie, ed essere stata musa di chissa quanti pestaggi in fabbrica in tuo memoria. Sei un astro con le squame.

* Dal momento che sono femmina, vorrai parlare con me di tende? Cosa sei venuto a fare, non porgermi la mano, non ti tocco, s'illividisce tumefà e suppura al contatto, se vuoi puoi guardare la mia, come un campione. decantala nella retina. e torna tra i trucioli dei vomiti dei parchi giostre.

- Quante costole d'adamo pensi di valere, t'impingui di mutismo, trafughi succhi nelle crepe dei muschi, sei talmente animalista che ributti in mare anche gli anelli fritti.


[to be continua..]

1 commento:

  1. boh.
    mi sento tirata in causa.
    senza offesa.

    e comunque, visto che "to be continua", aspetto

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