sabato 20 giugno 2009

Badante d'un plagio d'amore


Era un brav'uomo. Lo conoscevano tutti. L'hanno imbalsamato e rincasato sotto forma di sedia capovolta.

Le donne, in vita, lo straziavano d'ovaie. Una esistenza costellata di tube di fallopio e bocche baritone da sfamare con bassi sopralluoghi. Mastro Don Seduttore, amato da rivali scapoli e mariti, con i quali divideva sottobanco le solenni promesse di onorarle e amarle in salute e in malattia..


L'unica macchia che lo investiva era la sua incapacità di distinguere la differenza tra curcuma e cardamomo. Fu prorpio una spezia a seppellirlo e a stuprarlo.

Il prevosto, console di virtù non disdegnava la giurisprudenza di culotte e petti in polpa su terrazze schive, palmi dilanganti tra resine e interni di coscia; sua la bella pretesa di volere solo petting con donne mestrue, altrimenti insignificante.

La banda col sindaco a capo, depongono pacche salmodianti sulle scapole dei pochi parenti accorsi da fuori, mentre maestranze sindacali di donne: lo benedirono. Nulla ando storto. Se non foss'altro che mi sta calpestanto il piede or ora. Sappiatelo era ancora vivo.

Mi diceva: l'amore è la punizione dei giovani e belli. Divenne un misero reietto appena spurgato da un vagone legname in corsa. Il volto sfreggiato apposta. Per conferma della sua nuova e repulsiva indentità fu sotto a portare il suo feretro. nessuno lo riconobbe.

L'amore è sopravvalutato, come le goleador bigusto. La sensazione di dover vivere senza aspettare i clamori d'un lenzuolo, il bavero trascinato sulla sponda umida, ove appena consumato, lo assillavano di beltà: quella dei nuovi incominciamenti. I sospiri ch'appanano vetrate d'alberghi esteri nell'attesa di nuove compagne di alcuni minuti, erano finiti. L'unico molo dove ormeggiare era lui stesso.


Dare alla vita un collaudo senza fiati nella natiche di alcune, lo rese immune da orifizi, da tutti, non provava più attrazione per gli sfiatatoi dei cetacei in lattice acquistati per corrispondenza.

Sono solo mio.

1 commento:

  1. l'amore fa passare l'appetito e si attacca ai denti, come le goleador bigusto.
    ma gli "ove" e la "beltà"? te li ha prestati Gesualdo? Dì la verità: li hai sgraffignati solo per il gusto dello sfregio. Ragazzaccio!

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