domenica 1 febbraio 2009

Vago per la Valle degli Orti





Vago tra le pompe auto-annaffianti dei campi, mi chino e lascio alla pressione del getto il ricongiungimento familiare della sopracciglia dell’una verso l’altra,anche se bisogna capire bene qual è l’una e qual è l’altra..

deambulo senza intenti, potrei lavorare solo come spaventapasseri ma la mia condizione emotiva mi portava a spaventare anche le pannocchie, fui cacciato in tronco a colpi di saracinesca ardente dell’ovviesse..(appositamente scardinata e portata sul luogo)


Tutto era dovuto ad una donna,anzi tre, ero innamorato di entrambe e tre, come un globtrotter del parquet beje, del pallone amaranto, e delle sue 4 atmosfere di gonfiaggio..


aurora imprevedibile, mente fina, margherita Haak avrebbe difficoltà a ribattere con lei sulla modalità di estrapolare massa ed energia da un plumkake, ironica, sottile con una ottima tecnica per prendere la rincorsa, odiava tutti i mimi della società di massa: presentatori, dj, giornalisti,ma a letto non andava,era una asfaltatrice, un pilota di pedalo, un edicolante che ti fa cascare la rivista nelle fessure del bancone e poi pure il resto..indicibile..durante i rapporti sessuali avrei potuto percepire un suo movimento soltanto dal satellite attraverso un osscilloscopio a scanzione analogica con tracciato in asse cartesiano..una volta stampata una matrice di ascisse e ordinate avrei dovuto riportarle in formato .pdf e capire se potevo dirmi soddisfatto della sua partecipazione..era intollerabile..


una sera feci l’errore di presentarmi ad un raduno soci-conto arancio, e nel saccheggiare l’ultimo stuzzichino l'ultima olivetta ascolana m’imbeccai in un esplosivo col timer posizionato sulla taglia 42 disposta uniformemente su tutto il corpo, salmonata e intrappolata in un bikini..era julia..non potevo non convocare una truppe d’ormoni che inviarono all’istante l’ansa al sistema nervoso centrale..ci fu un primo dissenso tipico delle ultime tartine, sedato nell’immediato dai miei pensieri che infrangevano all’unisono la thora,il codice della strada e d’avviamento postale,i dieci comandamenti,la relatività generale,la deontologia dei palombari,il minimo salariale degli autisti atac,le leggi della gestalt theory, il corretto uso delle interpunzioni e delle particelle pronominali,il mistero di ustica e nel frattempo depistai le indagini sul salvataggio del soldato ryan;
la iimaginavo sporca di grasso su di me dimenandosi in rantoli intonanti l’accensione di una skoda felicia: brrrrum bruumm brruuumm..


parlammo per ore dei flussi d’energie corporali dispersi per colpa del getto del fon..d’oroscopi..di ritenzione idrica nelle triglie..dei giusti tempi di cottura della feta greca..ricordo lo sbalzo d’alibido da 33 a 45 giri e il bikini tra le gambe, scendeva piano…una mente ovviamente deviata da un infanzia trascorsa tra flussi di fon..aveva quel “nonsocche”,che peraltro considero una delle qualità piu sicure e diffuse.


ho iniziato a crearmi alibi con aurora.. inverosimili.. uscivo a orari imprecisati del giorno e della notte.. per andare a occultare i cavoletti di bruxless dal nostro quartiere non acora pronto a ortaggi cosi poco protuberanti..o cose simili..


lo so, approfittavo della sua buona fede , ma dovevo, non riuscivo a soddisfare il mio appetito sessuale, una donna col fiscio da rodeo universitario come julie ma con la mente del coniglio della duracell..e aurora, la donna ideale ma senza quel magnetismo da lattaia senza slip..mi bastava una sola mammella di julie per cancellare mesi e mesi di sesso con aurora, d’altronde l’autonomia d’argomenti con julie non andava oltre la corretta pronuncia del nome dell’altro associato ad un generico convenevole.. passava i nostri incontri a guardare tv e a farsi sorprendere dalla mia capacita di indicare sulla cartina, senza tentennamenti, regioni come il Molise, le marche o la basilicata..dopo..la ricompensa: sesso alla pressione di un idrante, un getto da camera del vento, entravo in trans agonistica, il respiro in camera iperbarica, capitolavo in rantoli tra colica e barriti del colon..al ritorno a casa mi concedevo per quel poco di scarto che avevo..una sera giurai di aver visto dalla finestra 2pac, senza polemiche di aurora,mi riversai in strada al finto pedinamento per andare da lei,lei sesso in scala 1:1..ogni volta bastava una chiamata e si faceva trovare con un ascigamanetto bagnato in acqua calda avvolto tra le gambe,al posto degli slip e mi diceva:”te la stavo tenendo in caldo..”

..capitemi,non potete giudicarmi.. questa vita mi stava disidratando, ero tra voglia morbosa di sesso in assenza di gravita e la vita con una straordinaria mente filantropica.. dovevo decidermi.. e decisi di optare per una soluzione definitiva, la sera stessa, sulla strada del ritorno..pensavo a tutto il complesso geometrico intimo, ne veniva una tensostruttura..nel mentre non potei non notare ed accostare una donna che piangeva, sembrava scossa..una scena talmente intima nel solco di un marciapiede.. come immaginavo la causa era un uomo, come aveva potuto fare questo..una poco piu che ragazza con gli occhietti da gnometto della loaker..non lo accetto

Finimmo in macchina a parlare per 3 ore, lei si calmava,io mi innamoravo,immaginammo un gasolio diverso dal passato e dal futuro,aspirammo ad un paese che aiutasse i castori ad incartare i cioccolatini…
E cosi inizio tutto..o fini qualcosa che non riuscivo a capire..la mia vita si sciolse in tre parti uguali come lennon mccarty e l’altro di cui non ricordo il nome.. cosi mi sono ridotto a vagare inneggiando slogan contro l’aumento del prezzo dei sacchi di yuta nella valle degli orti..

2 commenti:

  1. cacchio! io ho tifato Julia fino alla fine!
    guardati dalle donne segnate dal Signore! Guardati dalla donna che veste di juta! Come si dice? a-jutati che Dio ti a-juta (dove l'a è privativo, ovviamente)

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  2. Una emozionante storia d'amore. Complimenti

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